Santanelli e Azzurro a Villa di Donato
“La Venere dei terremoti” di Manlio Santanelli con l’interpretazione di Roberto Azzurro segna la riapertura di Villa di Donato al grande teatro italiano.
Dopo la chiusura dovuta all'emergenza Coronavirus Villa di Donato giovedì 9 luglio, alle 20.30 propone uno spettacolo di buon auspicio per la ripresa. Si tratta di una sfida audace: un lungo racconto nato per la pagina scritta, la cui storia, sottotitolata come “Il cimento amoroso di Luigino Impagliazzo e Fortuna Licenziati”, si svolge a Napoli, tra le impervie e suggestive strade di una città vivace e coinvolgente, così come suggestiva e allo stesso tempo coinvolgente è la scrittura che l’autore utilizza per questo racconto.
“Abbiamo attraversato una specie di terremoto e continuiamo a subire scossette di assestamento. - dichiara Patrizia de Mennato, padrona di Casa e direttore artistico di Live in Villa di Donato -. Per questo abbiamo visto giusto nell'esorcizzare la paura grazie al testo che presentiamo. La Venere dei Terremoti è un testo che ironizza e punge, ci aiuta a stemperare la tensione con una risata. Chiudiamo la stagione del teatro con uno spettacolo in programmazione proprio nei giorni della chiusura. Una scelta simbolica che vuole confermare la nostra volontà di riprendere”.
Iperboli linguistiche da montagne russe, costruzioni sintattiche da fuochi d’artificio: La venere dei terremoti è un racconto di parole spericolate, di acrobazie verbali, di atmosfere reali eppure oniriche. Un piccolo viaggio nella suggestione del racconto come forma di comunicazione, la più antica, la più contemporanea, la più rischiosa, la più seducente. L’incontro tra il Narratore e il protagonista della storia Luigino Impagliazzo avviene sotto gli occhi degli spettatori, e insieme a lui assisteremo all’incarnarsi di tutti i personaggi che accompagnano la storia, “citati”, incarnati appunto dallo stesso Azzurro che, supportato dal dialogo che si fa musicale man mano, diventa a mano a mano sempre più Luigino Impagliazzo, fino al sorprendente epilogo finale.
“Restano le parole. Sempre. - dice Roberto Azzurro-. Da che mondo è mondo, che non è soltanto una frase fatta, ma è qualcosa che rappresenta l’eternità di un modo di esistere, che è quello che caratterizza la razza umana. Gli uomini hanno bisogno di immagini e le parole creano immagini. Abbiamo quasi perso tutto, in questo riposo forzato, in questo letargo imprevisto, in questo carcere infetto a cui siamo stati sottoposti: ma non le parole. Noi siamo vivi perché ancora parliamo. Ma non tutte le parole, attenzione, sono foriere di immagini. Le parole fantasiose, ben organizzate, significative, di certo lo sono. Quelle, per intenderci, che raccontano le storie belle. E Manlio Santanelli racconta soltanto storie belle. Le parole sono state l’unico modo con cui abbiamo comunicato durante questa solitudine così forzata e così inaspettata. Fortuna che avevamo le parole e fortuna volle che le abbiamo ancora. Sono loro che tramandano qualsiasi cosa e stanno per farlo anche questa volta, proprio quando il 9 luglio si racconterà la tragica eppur divertentissima storia d’amore di Luigino Impagliazzo e Fortuna Licenziati”.
Lo spettacolo sarà accompagnato da un aperitivo.
Cosa: La venere dei terremoti, testo di Manlio Santanelli; regia, drammaturgia e interpretazione di Roberto Azzurro.
Quando: giovedì 9 luglio, alle 20.30
Dove: Villa di Donato – Piazza S. Eframo Vecchio, 80137, Napoli
Info e Contatti: info@villadidonato.it, www.villadidonato.it
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Costo: Posto unico: 20 euro, prenotazione obbligatoria – numero di posti limitati
Prenotazioni: prenotazioni@key-lab.net. È possibile acquistare il biglietto comodamente da casa attraverso il sistema di pagamento in line sul sito www.villadidonato.it
Instagram: Villa di Donato