Giovanna Sannino, il talento di chi sa andare oltre
Bella, talentuosa e ambiziosa: si chiama Giovanna Sannino e in Mare Fuori, la serie rivelazione di quest’autunno televisivo, interpreta Carmen una giovane ragazza rinchiusa nell'Istituto di Pena Minorile di Nisida.
“Mare fuori è stata una bellissima esperienza. Arriva dopo tanti anni di studio e di teatro e sono davvero contenta del risultato”
Giovanna commenta così la sua partecipazione alla nuova serie tv targata Rai 2 che racconta le storie di 70 detenuti, 50 ragazzi e 20 ragazze, rinchiusi in un carcere minorile.
La giovane attrice nonostante i suoi vent’anni ha alle spalle una gavetta importante fatta di teatro e tanta formazione (ha studiato al Teatro Elicantropo e alla CinemaFiction, scuola professionale per il Cinema, la Tv e la radio).
“Ho scoperto la recitazione e l’arte del teatro molto presto grazie ai miei genitori, che mi hanno incoraggiato e spronato a studiare” continua la giovane attrice e a proposito di Nisida e il tema del carcere che affronta in Mare Fuori ci racconta “Non era la prima volta che mi cimentavo con storie legate al carcere. Nel 2016 ho recitato in Mirea, un documentario che racconta di una giovane ragazza che viene arrestata insieme a sua madre. Sia Mare Fuori che Mirea lanciano messaggi positivi dimostrando che attraverso l’amicizia e l’amore ci si può davvero salvare”.
Il carcere nella vita di Giovanna è presente non solo nella finzione cinematografica ma anche nella vita in due esperienze molto signitifcative:
“Anni fa ho avuto la grande occasione di poter lavorare con i detenuti di Nisida come operatrice in un corso teatro che aveva a che fare con l’alfabetizzazione emotiva dei ragazzi. È stata un’esperienza che mi ha cambiato la vita, mi ha insegnato a guardare meglio al confine tra il bene e il male”.
Giovanna continua il suo racconto: “Mio papà 5 anni fa ha avuto problemi con la legge. Lui è un medico ma è stato tirato in mezzo in una brutta storia di corruzione durante la sua attività politica. È stato un periodo molto difficile per la mia famiglia. Per fortuna questa brutta storia ha avuto un lieto fine ma è stato comunque uno dei periodo più duri della mia vita”.
Di questa esperienza Giovanna che tra le tante cose si sta laureando in Lettere Moderne, ne ha scritto un libro Non sempre gli incubi svaniscono al Mattino che uscirà a metà ottobre edito da Licosia.
Un libro che è quasi una liberazione, un grido di libertà che la stessa Giovanna dalle sue pagine social annuncia così:
“5 anni fa, come molti di voi sanno, la mia famiglia ha dovuto attraversare un momento difficile.
5 anni fa ho messo per iscritto giorno per giorno i miei pensieri di quegli attimi interminabili. 5 anni fa la mia vita è sicuramente cambiata.
5 anni fa avevo quasi 15 anni quella mattina fredda di febbraio, mio fratello 8 ed un’onda anomala ci ha travolti tutti.
Scrissi il mio diario, accessibile solo al mio mitico professore di latino del ginnasio il quale mi invitò a trasformarlo in un vero racconto. Oggi la mia storia è racchiusa dietro e dentro questa copertina e qualcuno che non mi conosce affatto, non sa chi sono nè dove nè con chi potrà forse darmi un volto e ascoltare le mie urla di giustizia attraverso le mie pagine. Il cuore mi scoppia. Ho fatto del mio dolore, dei miei dubbi, delle mie paure e dei miei incubi, la mia forza e, scusatemi l’arroganza, ho reso tutto questo nero il mio orgoglio personale. Comunque vada sento di aver portato a casa una delle cose più belle che abbia fatto fin ad ora grazie all’aiuto di due persone meravigliose che si sono dedicate a me come fossi una figlia, aspettando i miei tempi, rispettando quei momenti in cui i ricordi erano ancora troppo forti per poter essere buttati giù, sostenendomi e consigliandomi. Ho reso le mie debolezze minuscole. Le ho allontanate e allo stesso tempo stampate su carta perché mai nessuno possa dimenticare. Quella che per me era una vergogna da nascondere, oggi mi fa sentire fiera e mi piace pensare che davvero non tutti i mali vengono per nuocere, perché se quella mattina il citofono non fosse squillato io oggi avrei ben poco da raccontare, ma, soprattutto, non avrei mai imparato cosa vuol dire: sacrificio, pazienza, calma e... forza!”
Giovanna Sannino è un concentrato di bellezza, intelligenza e ambizione.
Il suo naturale talento, gli anni di studio e la sua capacità si trasformare le cose brutte in arte diventano quasi un esempio, un monito per i giovani che si approcciano al mondo dell’arte e dello spettecolo.
Capacità queste che porteranno, siamo sicuri, Giovanna molto lontano.