
Sensibilizzare persone e istituzioni sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua, in un mondo in cui ancora circa 2 miliardi di persone non accedono a questa risorsa...






Safe Passage in Ukraina: l’arrivo al campo profughi in Polonia
Sono arrivati nella serata di giovedì 17 marzo 2022 i tre bus di aiuti umanitari per i profughi ucraini, partiti da Napoli nell’ambito della missione “Safe Passage in Ukraina” promossa dall’associazione Mediterranea Saving Humans cui si è unito anche il gruppo Gesco che ha organizzato uno dei tre mezzi attraverso una raccolta fondi e si è attivato per raccogliere vestiario caldo, coperte e altri beni di prima necessità.
La carovana, che a Padova è stata affiancata nella serata di mercoledì 16 marzo da sei van, si è fermata dopo 26 ore di viaggio nella cittadina di Prezmysl, a pochi chilometri dal valico di frontiera tra Polonia e Ucraina di Medyka. Qui, in un ex centro commerciale, la carovana ha scaricato gli aiuti umanitari portati dall’Italia in uno dei più grandi campi profughi allestito nelle ultime settimane.
Purtroppo, secondo le fondi di Mediterranea, giorno le autorità polacche hanno chiuso il valico di Medyka, per una riorganizzazione del sistema di accoglienza, una procedura che ha portato ad un enorme rallentamento del flusso dei profughi verso la Polonia, allungando notevolmente i tempi di passaggio delle persone fuori dalla zona di guerra. “In molti ci hanno già contattato telefonicamente, grazie al supporto delle mediatrici culturali ucraine aggregate alla missione – spiega Laura Marmorale, coordinatrice del gruppo Gesco e capomissione di Mediterranea Saving Humans – sono persone che hanno bisogno di un passaggio sicuro in Italia, in particolare a Napoli e a Bologna”.
Gli operatori di Gesco e gli attivisti di Mediterranea hanno verificato un fenomeno di speculazione tra le persone che scappano dalla guerra. “Profughi che sono appena usciti dall’Ucraina o che sono ancora a Leopoli e ci hanno contattato per avere un passaggio sicuro, ci hanno spiegato che in tanti, sia polacchi che ucraini, con auto e mezzi di trasporto, chiedono dai 140 ai 160 euro a persona per accompagnarli alla frontiera” denuncia Marmorale. “Si tratta di un fenomeno speculativo vergognoso, c’è chi lucra sulla vita di queste persone, esattamente come i trafficanti di esseri umani in Libia. I profughi di guerra ucraini godono, purtroppo a differenza di altri, del libero passaggio nell’Unione Europea, chiedere soldi a chi scappa dalla devastazione è una pratica da criminali. Le autorità internazionali devono vigilare sulla speculazione nei confronti di queste persone” prosegue la capomissione.
Nella giornata di venerdì 18 marzo 2022, i van carichi di aiuti umanitari lasceranno il confine per dirigersi a Leopoli, dove ad attenderli saranno altre persone in fuga dalla guerra. Intanto gli operatori e i mediatori di Gesco con i volontari e gli attivisti di Mediterranea procederanno alla mappatura del bisogno delle persone ospitate nel centro profughi di Prezmsyl e Hala Kijowska, per organizzare il viaggio in Italia.
Continua intanto la raccolta fondi di Gesco:
Conto Corrente
IT 13 Q 05018 03400 000011277654
Intestato a: Gesco Consorzio di Cooperative Sociali
causale: Gescoperlapace









