Roxy in the Box per la prima volta senza colori
Maresistere, un’installazione che ci racconta della migrazione dei napoletani in America è l’opera che l'artista Roxy in the Box presenterà al Mann, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli a partire dal 16 dicembre fino a marzo 2020. Per la prima volta si tratta di un lavoro privo di colore. In attesa di ammirarlo siamo andati ad intervistare l'artista nella sua casa - studio.
Perché “Roxy in the Box”?
Nasce quasi per gioco, per oltre 10 anni ho lavorato per una compagnia telefonica dove noi impiegati stipulavamo i contratti telefonici in alcuni box. I colleghi per scherzare mi chiamavano “Roxy in the Box”. Andando avanti con gli anni poiché non riuscivo più a fare bene due lavori, ho preso una decisione di cuore, forse la più difficile, scegliendo di fare la vita d’artista a tempo pieno. Ora il mio box cresce giorno per giorno, è quello che racchiude le persone che amo, i miei lavori e i miei gatti.
La sua vita influenza il suo lavoro?
Non riesco a scindere le due cose, sono tutt’uno, la Roxy artista è la stessa che va a fare la spesa o che sta con gli amici e la sua famiglia. La verità delle mie opere è l’unico modo che conosco per connettermi in modo onesto con il mondo.
È cambiata la sua arte nel tempo?
È cambiata gradualmente negli anni. Tuttavia per me guardare le opere di anni fa è ancora molto emozionante perché mi fa sentire ciò che provavo in quel momento. Non capita mai che guardi il mio lavoro e mi chieda “Perché l’ho fatto?”
Può spiegarmi cosa significa questo dipinto (n.d.r. mostro a Roxy dell’autoritratto nel quale si taglia i capelli con una sega)?
Questo dipinto è ispirato da mia nonna e dal ricordo di quando lei utilizzava gli ultimi dieci minuti della giornata per spazzolarsi i capelli. Questo era l’unico tempo che dedicava a stare sola con sé stessa e riflettere. Quando realizzai questo lavoro gli ultimi dieci minuti della mia giornata li trascorrevo angosciata avvertendo intorno a me una sensazione di pericolo.
Se le chiedo di chiudere gli occhi e descrivere un dipinto che adesso la rappresenta, come sarebbe?
(n.d.r. Roxy chiude gli occhi) “Un quadro in bianco e nero, nostalgico e melanconico”.
In questo dipinto c’è lei? (n.d.r. chiedo a Roxy di un dipinto dove ha una grande cicatrice sul ventre)
Non mi piace guardare il mio corpo allo specchio, soprattutto dopo i due interventi chirurgici che ho subito l’anno scorso. Quando guardo questo dipinto è l’unico momento in cui guardo il mio corpo. C’è la vera me, nuda e cruda.
Cosa l’ha portata ad usare il bianco e nero per la prossima esposizione, mentre solitamente le sue opere sono ipercolorate?
In realtà è un lavoro a cui ho tolto il colore, più che in bianco e nero. Ho sempre resistito a mostrare in pieno il mio lato nostalgico, oggi sono pronta ad essere meno timida rispetto a ciò che sento. Maresistere è solo la prima tappa di una ricerca a cui sto lavorando da diversi anni. Maresistere è un verbo che ho coniato con l’intento di raccontare del resistere al mare, resistere alla traversata, del continuare a esistere, nonché del mare come ponte che non dovrebbe mai crollare.
Viene considerata un’artista napoletana?
Se le persone vedono Napoli nei miei lavori è perché sono napoletana e mi è capitato di dipingere icone napoletane o di usare titoli in napoletano, ma la maggior parte del mio lavoro tratta argomenti universali.
Si considera una street artist?
L’arte è libertà e l’artista è libero e non può essere classificato in tipologie. Quando ho sentito il bisogno di essere più vicina alla gente sono scesa in strada a disegnare, non ci ho pensato su due volte. Quel progetto è durato quattro anni e si è concluso, ora sto lavorando ad altro. Pertanto non mi considero una street artist, ma un’artista.
In questa città controversa dove l’arte si lega alla spina dorsale di ogni esperienza Roxy in the Box ha creato il suo personalissimo modo di esprimere le emozioni. Quando vedi le sue opere in strada, ti sembra che l’artista abbia un’urgenza da comunicare al mondo, qualcosa che il mondo ha bisogno di ascoltare. I dipinti di Roxy nascondono sempre qualcos’altro oltre la superficie.
Cosa: Maresistere di Roxy in the box
Dove: Mann Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Quando: dal 14 dicembre
Articolo e fotografie di Reham Yosseuf
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