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Fabrizio De Andrè, il grande autore della musica italiana

fabrizio de andre 1Fabrizio De Andrè è il poeta della canzone italiana, uno dei più grandi esponenti della musica d’autore del nostro Paese. Moriva diciannove anni fa, esattamente l’11 gennaio del 1999, lasciando una eredità pazzesca.

Stimato come uno dei più grandi cantautori della musica italiana, “Faber” ha inciso ben tredici album e altri singoli sparsi. I contenuti delle sue produzioni l’hanno reso sicuramente indimenticabile. De Andrè cantava degli emarginati, dei ribelli, delle prostitute. Gli invisibili e gli ultimi erano al centro dei suoi testi, vere e proprie poesie. Nelle sue opere ha saputo usare la lingua italiana – ma anche alcuni dialetti - in tutta la sua potenza.

De Andrè è stato uno degli autori che ha rinnovato la musica leggera italiana. Ha collaborato con grandi artisti come Bruno Lauzi, Gino Paoli e Luigi Tenco. Ma anche Ivano Fossati, Nicola Piovani, Francesco De Gregori, solo per citarne alcuni.

La musica al centro della sua vita. Lascia gli studi universitari per intraprendere la vita da musicista. Nel 1961 il suo esordio con l’etichetta Karim: un 45 giri con soli due brani. Due anni dopo il debutto televisivo. Intanto firmava già da diversi mesi i testi e le musiche delle sue canzoni depositandole alla SIAE. Il suo primo grande successo fu “La canzone di Marinella”, ispirato a fatti di cronaca. Nel 1966, invece, esce il suo primo 33 giri. Negli anni l’impegno nella musica si intensifica e non mancano le critiche, anche aspre. De Andrè vive anche periodi particolarmente bui, come quando è sotto la lente dai servizi segreti italiani e poi, ancora, ritenuto “simpatizzante delle BR” per la vicinanza agli ambienti anarchici. Gli anni ’70 sono quelli delle collaborazioni con altri grandi artisti ma anche quelli del rapimento mentre era in Sardegna. Seguono anni intensi di lavoro e collaborazioni ma anche concerti e uscite pubbliche, non senza polemiche. Morì a 58 anni a causa di una grave malattia.

Prediligendo il formato della ballata, la canzone d'autore di Fabrizio De André è incentrata sulle melodie e sulla voce profonda. Tuttora Fabrizio De André è visto come il più grande autore musicale degli anni ’60 e ’70 e anche un bravo paroliere. Numerosi gli omaggi alla sua persona. Per ultimo il film che sarà proiettato tra qualche giorno nelle sale italiane per ricordarlo a diciannove anni dalla sua scomparsa.

“Principe” e “libero”, due parole che raccontano molto bene De André: come un principe, sempre pronto a raccogliere e ad appassionarsi alle storie dei diversi, degli ultimi, dei diseredati, e a farne parabola, canzone, preghiera. Il film è il racconto della ricerca di libertà e di un “viaggio” fatto al contrario. Al centro c’è De Andrè con tutti i suoi valori come la tolleranza, il perdono, la comprensione, il rispetto, l’amore. Proprio su queste si concentra il film “Fabrizio De Andrè. Principe libero” è l’avventura del suo protagonista: dall’infanzia ai capolavori della maturità, passando attraverso il racconto accurato degli anni di Genova, del rapporto con la famiglia e dell’apprendistato formativo svolto nei caruggi della città, contornato da amici vicini come Paolo Villaggio e delicatamente più distanti, come Luigi Tenco. Seguono i primi successi, le prime timide esibizioni dal vivo, l’incontro con Dori Ghezzi, la vita da agricoltore in Sardegna fino alle drammatiche pagine del rapimento e al successivo ritorno sulle scene

In scena il racconto di una personalità unica che ha segnato la storia della canzone e della cultura italiana. “Fabrizio De Andrè. Principe Libero” è il film biografico del grande autore. Il film sarà proiettato in anteprima nazionale al cinema solo il 23 e il 24 gennaio: un appuntamento imperdibile per tutti coloro che hanno amato e amano ancora oggi le sue canzoni. A febbraio, invece, sarà in onda su Rai 1. Coprodotto da Rai Fiction e Bibi Film, scritto da Francesca Serafini e Giordano Meacci e diretto da Luca Facchini, interpretato da Luca Marinelli (nel ruolo di Fabrizio De André), Valentina Bellé, Elena Radonicich, Davide Iacopini, Gianluca Gobbi e con la partecipazione straordinaria di Ennio Fantastichini. La regia è di Luca Facchini.

L’immagine in copertina – prelevata dal sito ufficiale dedicato all’autore – ritrae Fabrizio De Andrè durante la sua prima tournée nel 1975/76.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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