E' nata na criatura, è nata nira…
"E' nato 'nu criaturo, è nato niro…" Questa canzone che racconta di un bimbo concepito da una napoletana con un soldato americano nero è attualissima. La ricetta ideale per l'infertilità.
Ha fatto il giro del web la notizia (tutta da verificare) di un padre che in provincia di Caserta avrebbe sfasciato la sala parto perché la moglie avrebbe dato alla luce una bambina dalla pelle scura. L'articolo scritto da un portale web locale e poi ripreso da più siti non risulta ancora fondata, ma di certo è attualissima.
Se nel 1944, anno in cui fu scritta La Tammurriata nera da E. A. Mario (musica) e Edoardo Nicolardi (testo) il padre del "criaturo" nato nero era un soldato americano, oggi potrebbe essere un migrante economico o un rifugiato. Non è un caso che in Campania c'è stato un boom delle coppie miste negli ultimi anni e il trend non accenna a diminuire.
Il contributo delle migrazioni va inteso dunque, oltre che in termini di lavoro dunque economia, nonché di scambio culturale, anche in termini riproduttivi se pensiamo alla decrescita progressiva del numero di figli per coppia. La Campania che prima era considerata una regione particolarmente feconda nel 2013 (dati Istat) sforna 1,35 figli per coppia a fronte di una media nazionale di 1,39.
Si legge sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità, che, complessivamente, l’infertilità riguarda circa il 15% delle coppie. Le cause dell’infertilità sono numerose e di diversa natura. Valutare quale sia l’impatto dei diversi fattori di infertilità è molto difficile. Una stima affidabile, benché relativa solo ad una parte della popolazione, proviene dai dati riguardanti le coppie che si rivolgono ai centri per la procreazione assistita. I dati raccolti dal Registro Nazionale sulla Procreazione Medicalmente assistita sono i seguenti: infertilità maschile: 29,3%; infertilità femminile: 37,1%; infertilità maschile e femminile: 17,6%; infertilità idiopatica: 15,1%; fattore genetico: 0,9%.
Ora se un aitante migrante nero ha inciso, benché minimamente sui dati statistici, risolvendo il desiderio irrealizzato per ben 11 anni di una coppia di Casagiove (da tanto la coppia provava ad avere un bambino), c'è da gioire piuttosto che da sfasciare la vetrata dell'ospedale. Non credete?
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