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#iosonocometeaccoglimi

migranti“Io sono come te, accoglimi”. Sabato 24 ottobre alle 15.00 a Napoli si celebra la Giornata dell’Accoglienza per chiedere la piena accoglienza per tutti i profughi e immigrati. Perché siamo tutti umani.

Si può fermare il mare con un colino? Oppure, secondo criteri di volta in volta volta soggettivi, stabilire se un migrante abbia diritto alla libertà o debba essere schiavo a vita del suo luogo di nascita?
Si susseguono teorie sui muri e le quote e la ricerca di capri espiatori, così la vita deli un altro essere umano diventa una scelta politica calata dall’alto, spesso senza rendersi conto dell’evidenza e cercare soluzioni non emergenziali.
L’Oim (Organizzazione mondiale delle migrazioni) ha stimato che fino ad inizio ottobre i migranti morti in mare nel 2015 sono stati 3.000, quasi i tre quarti dei 4.093 migranti morti in tutto il mondo nel 2015. Dal Mediterraneo nel 2015 sono arrivate 557.900 persone. Facendo un rapido calcolo, si evince che di tutti coloro che sono partiti, oltre una persona su 200 non è mai arrivata.
Nonostante il rischio le persone continuano a fuggire dalla guerra, dagli abusi, dalla dittatura, dalla fame o semplicemente cercano una vita dignitosa. E proprio in nome dell’uguaglianza tra gli esseri umani, perché un uomo nato in Occidente dovrebbe avere diritto a scegliere dove vivere e uno nato in Africa o in Oriente no?
Sabato 24 ottobre a Napoli, alle 15.00, da piazza Mancini partirà il corteo organizzato nell’ambito della “Giornata dell’accoglienza” promossa dalla rete #iosonocometeaccoglimi e dal Comune di Napoli per chiedere la piena accoglienza per tutti i profughi e immigrati ed in particolare per dire: No al razzismo si alla solidarietà umana; No alle stragi in mare, aprire subito corridoi umanitari per tutti i profughi; Sì al soggiorno umanitario e accoglienza per tutti i richiedenti asilo; Lotta alla schiavitù ed emersione per tutti coloro che sono costretti al lavoro irregolare; No alla tratta e allo sfruttamento dei minori che giungono qui in quanto profughi da parte di organizzazioni criminali; No alla corruzione e alle speculazioni sull’emergenza dei profughi.
“Il cammino di milioni di persone oggi, ci fa interrogare sull’umanità. Esseri umani, nostri simili, che cercano con coraggio una vita migliore, ci possono insegnare tanto se sappiamo vedere, conoscere, incontrare. Dalla Siria al’Iraq, dal centro Africa all’Afghanistan la gente cerca un futuro migliore per sé e per i propri cari. La loro dignità la loro tenacia può essere per ognuno di noi una spinta a migliorare la vita di tutti”. Questo il messaggio che porta la firma di: richiedenti asilo dei centri di Napoli e Campania, ACLI, Associazione 3 Febbraio, la Comune – Napoli, Lavoratori in lotta contro la schiavitù, Associazione la Quercia, ARCIGAY Napoli, Coordinamento di lotta per il lavoro, Precari Bros Organizzati, Asper, Hamef, Filef, Comitatocentro storico. Alle 17.00 a piazza Municipio inizierà il concerto in cui si esibiranno: Ciccio Merolla, E Zezi, Massimo Ferrante, Bidonvillarik, Giorgia Del  Mese, Grisù, Laye Ba e Buntu Jam, Maurizio Capone, Daniele Sepe, Carlo  Faiello, Chiodo Fisso, Metaria,Marcello Coleman, Terra di Fuoco, Nino Buono. Al concerto interverranno i richiedenti asilo ospitati dalle strutture di accoglienza di Napoli e della Campania. La musica sarà intervallata dalle testimonianze di numerosi ospiti nazionali e rappresentanti delle associazioni della rete.

L'Autore
Alessandra del Giudice
Author: Alessandra del Giudice
Sociologa, giornalista pubblicista e appassionata di fotografia, è specializzata nel giornalismo sociale e di viaggio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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