La prima donna sulla Luna? Si chiama Urania
Ben prima di Samantha Cristoforetti a galleggiare nello spazio è stata un’altra eroina nostrana, Urania. E la sua missione risale al 1857.
A raccontare la sua vicenda, fantastica, è Ernesto Capocci, astronomo, studioso, letterato, direttore dell’Osservatorio Astronomico napoletano nella seconda metà del 1800. Dalla sua penna fantasiosa è nata, nel 1857 la ‘Relazione del primo viaggio alla Luna fatto da una donna nell’anno di grazia 2057’ un’operetta piena di brio che mescola elementi fantastici e scientifici per una narrazione verosimile e affascinante. Ben prima di Jules Verne che nel 1864 manda virtualmente in orbita i protagonisti del suo ‘Viaggio al centro della Terra’, Capocci immagina –a ragione- l’allunaggio in gonnella in anni a noi vicini, e lo fa con una incredibile capacità di prevedere la realtà. Ad avventurarsi in orbita a bordo del Giordano Bruno (il filosofo che non a caso ha teorizzato l’esistenza di infiniti mondi) è Urania: condotta dal Vesuvio all’Antisana (in Ecuador) Urania parte con la Compagnia della Luna per il suo viaggio interstellare, e avida di sapere e conoscenza appunta tutti i dettagli del suo viaggio: dal panorama che la circonda alla complessa struttura dell’astronave, passando per i crateri lunari che l’audace esploratrice descrive come una ‘miniatura dei Campi Flegrei’. Al termine del suo viaggio, Urania, ritornata coi piedi per terra racconta la sua straordinaria avventura ad una cara amica. Il talento visionario e letterario di Capocci è al centro di una mostra in corso all’osservatorio di Capodimonte (lunedì-venerdì, ore 14-17, ingresso libero) nell’ambito della quale martedì 31 marzo alle ore 20.30 si terrà una conferenza dal titolo: ‘Viaggio al centro della Terra’.
© RIPRODUZIONE RISERVATA