Strade di amore e strade di libertà
Appena qualche settimana fa in pieno centro nasceva ‘Largo Enrico Berlinguer’, oggi è la volta di via Nelson Mandela e via Alexandros Panagulis.
Le due strade, rispettivamente collocate a Pianura (nei pressi della Montagna spaccata) e a Ponticelli (tra Via Eugenio Montale e Via Christian Hans Andersen) ricordano due personaggi diversissimi eppure entrambi testimoni della lotta in favore della libertà e dei diritti umani. Madiba, questo il nome che Mandela aveva scelto di darsi, lo stesso assunto all’interno del suo clan di appartenenza dell'etnia Xhosa è stato uno dei protagonisti della lotta contro l’apartheid riuscendo, nella sua abolizione, agli inizi degli anni ’90. Ha trascorso in carcere gran parte della sua vita fino a diventare, nel 1994 presidente del Sudafrica nelle prime elezioni multirazziali. Il suo partito, l’ANC è tutt’ora in carica al governo del Sudafrica, anche dopo il temine del suo mandato e la morte del leader avvenuta nel 2013. Ad Alekos è invece dedicata una strada nel quartiere di Ponticelli. Ad un uomo, a quell’UOMO già protagonista del romanzo struggente di Oriana Fallaci: politico, rivoluzionario e poeta greco, attivista dei diritti umani , simbolo della resistenza ai regimi autoritari, Panagulis, tra i protagonisti dell’attentato a Papadopulos , visse gran parte della sua esistenza perseguitato, torturato fino alla sua liberazione. Una vita di dolore che tuttavia, per ricordarlo con le parole della stessa Fallaci, sua compagna fino alla morte avvenuta nel 1976, era una vita che valeva sempre la pena di essere vissuta: “Capivi subito -scrive la giornalista in Da Intervista con la storia nel 1974- che non si pentiva d’essere nato: non se n’era mai pentito e non se ne sarebbe mai pentito. Capivi subito che era uno di quegli uomini per cui anche morire diventa una maniera di vivere, tanto spendono bene la vita.”
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