Dante per tutti: a Villa Di Donato i versi aulici ma anche le parolacce del Sommo Poeta
Rendere Dante fruibile a tutti o quasi, restituirne i versi nel loro suono originale e, allo stesso tempo, mostrarne l’assoluta contemporaneità. Questa l’ambiziosa finalità della rassegna di reading dedicati al Sommo Poeta, a 700 anni dalla sua morte, dal titolo “(an)DANTE con brio. Sette giorni per Dante”, promossa da Villa di Donato.
Gli incontri, in programma fino al 16 dicembre 2021, intendono riproporre al variegato pubblico della settecentesca villa di Sant’Eframo Vecchio gli intramontabili scritti di Dante, non solo i versi del suo capolavoro assoluto ma anche le poesie per così dire “minori”. Per l'intera durata della rassegna, i partecipanti potranno rifarsi anche gli occhi grazie alla mostra della fotografa Donatella Donatelli “Dante mmxxi”.
“Molti studiosi concordano nell’affermare che Dante sarebbe stato il più grande poeta di tutti i tempi anche senza la Divina Commedia ed è quello che, nel nostro piccolo, vogliamo mettere in evidenza con questi reading, in cui andiamo a toccare altre liriche, molte delle quali tratte dalla Vita nuova”, ci spiega il docente di Lettere ed editore Antonio Petrossi che, insieme ad Armida Parisi (docente anche lei e giornalista), ha curato la selezione dei testi e la loro messa in scena a Villa di Donato.
Cosa rende oggi Dante così attuale?
Dante parla a persone di ogni età, la sua poesia non è connaturata a un’epoca, la grandezza del Sommo Poeta sta proprio nella capacità di travalicare il tempo. Anche se la sua opera viene indicata come la summa del Medioevo, i suoi versi superano i limiti temporale, parlando a tutti. Oltre a decantarlo, noi ripercorreremo le tappe del cammino letterario e filosofico ma anche umano e spirituale – due dimensioni che in Dante convivono indistricabilmente - che lo hanno portato, ad esempio, alla Commedia.
Che cosa andrete a proporre esattamente?
Il nostro intento è quello di far parlare Dante e i suoi versi, che possono essere apprezzati da tutti anzitutto per la loro musicalità. Perché se la lingua del Sommo Poeta è tanto diversa da oggi, da essere in alcuni casi di difficile comprensione, è anche vero che pagine e pagine di parafrasi e spiegazioni non hanno spesso reso un buon servigio alla sua diffusione, finendo per spaventare generazioni di studenti e, quindi, per scoraggiarne di fatto la lettura. Quello che faremo, dunque, per una scelta ben ponderata, è dare dei riferimenti generali, senza entrare nello specifico, perché ci piace immaginare di restituire Dante nella sua originale bellezza. Del resto, nessuno può dire meglio di lui!
Ci sarà anche un Dante che non ci aspettiamo in questi incontri…
Assolutamente sì. Nella nostra idea di divulgazione del verbo del Sommo Poeta, non c’è solo quell’immaginario aulico con cui più o meno tutti, dai tempi della scuola, abbiamo avuto a che fare. Vogliamo dare voce anche ad aspetti poco conosciuti, per non dire irriverenti, come quello delle parolacce. Ad esempio, sapevate del verso E feci di cul trombetta che lui utilizzava parlando di flatulenza? Certo non sarebbe mai venuto in mente di scriverne a Petrarca ed è in questa capacità di usare diversi registri linguistici la forza e l’originalità di Dante.
Per Dante esistevano altre donne, a parte Beatrice?
Per Dante Beatrice incarna la concezione filosofica dell’amore perfetto, la donna non ha carattere terreno ma angelico, rappresenta un tramite verso Dio. Ricordiamo che Beatrice è stata individuata in Bice Portinari, che era sposata, come lo era lo stesso Dante Alighieri (con Gemma Donati). Del resto, ci sono state molte altre donne per lui. Alcune non meglio identificate se non con uno pseudonimo (Signal, come voleva una pratica letteraria provenzale), altre invece dotate di una identità ben precisa come Matilde, la donna che precede l’incontro con Beatrice, o Petra, cui lui dedicò versi duri come il suo nome. Infine, nella Vita nuova, lui si affida a una “donna gentile” per dimenticare Beatrice, ormai morta: in questa figura, molti riconoscono la filosofia.
I READING: (AN)DANTE CON BRIO. SETTE GIORNI PER DANTE”
Mercoledì 17 novembre 2021 ore 19,30
“Donne che avete intelletto di amore” Tutte le donne di Dante - Monica Palomby
Martedì 23 novembre 2021 ore 19,30
Parolacce ed invettive. Il Dante che non avete mai letto a scuola - Francesco Puccio
Giovedì 25 novembre 2021 ore 19,30
All you need is love. Temporaneamente all’inferno di Dante - Roberto Azzurro
Lunedì 29 novembre 2021 ore 19,30
Amici/nemici Dante e Cavalcanti - Fiorenzo Madonna
Giovedì 2 dicembre 2021 ore 19,30
Dal Purgatorio al Paradiso - Christian Poggioni
Mercoledì 16 dicembre 2021, ore 19,30
Natale con Dante
E per ventura udi’ “Dolce Maria!” dinanzi a noi chiamar così nel pianto come fa donna che in parturir sia. Purgatorio canto XX - Annamaria Ackermann
Presentazione del libretto di Mauro Giancaspro, con Roberto Azzurro
Finissage della mostra “Dante mmxxi” di Donatella Donatelli
LA MOSTRA: DANTE MMXXI
Il progetto intende conferire un universo visivo alla ricerca letteraria fatta sui testi del poeta, giocando con la sua simbologia in chiave contemporanea e attraverso il medium più rappresentativo dei giorni nostri: la fotografia. Nove opere fotografiche che solo i conoscitori di Alighieri posso “decifrare”. “C'è un profondo senso di simmetria nelle nove opere che compongono il progetto, una peculiarità che porta la mia poetica vicina al pensiero del Sommo Poeta – dichiara la fotografa Donatella Donatelli – Dante Alighieri identifica nel numero nove la massima espressione dell'amore divino, in quanto esso ha come radice quadrata proprio il numero tre, simbolo sacro della santissima trinità nel mondo cristiano.
INFORMAZIONI
Incluso nell’incontro e nella visita a Villa di Donato, degustazione a tema.
Numero di posti limitato, prenotazione obbligatoria a prenotazioni@villadidonato.it
Ingresso con obbligo di Green Pass o certificazione di tampone negativo eseguito entro 48 ore.
Per informazioni: info@villadidonato.it; www.villadidonato.it
Maria Nocerino
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