Corrispondenze. Yvonne De Rosa fotografa una storia d’amore fermo posta
Una fotografa trova per caso un faldone di lettere risalenti agli inizi del ‘900. Scopre ben presto che sono lettere d’amore, scritte da Francesco a Ida. È un amore narrato in una sola direzione – dall’amante all’amata, che è invece silenziosa - divorante, ossessivo, di quelli che non consentono alternative.
Nelle righe che vibrano di parole accese si srotolano le vite dei due protagonisti, di personaggi secondari e accadimenti della quotidianità; fra i fogli ingialliti e fragili si trovano piccoli regali: un mazzolino di fiori rinsecchito, qualche ritratto di volti anonimi dallo sguardo vago. La fotografa decide quindi di intraprendere un viaggio nei luoghi della memoria di una persona qualsiasi – di quelle che non compiono nei libri di Storia - restituendo immagini alle parole, concretezza visiva ad una grammatica desueta. Potrebbe essere la trama di un film ma si tratta di un fatto realmente accaduto. Nasce così “Corrispondenze” di Yvonne De Rosa, fotografa napoletana e direttrice dello spazio Magazzini Fotografici. Nel suo nuovo studio nel cuore del quartiere Stella al Centro Storico, il primo vero e proprio “nido” creativo tutto suo, ha preso forma questo nuovo progetto: quaranta scatti in cui Yvonne ha trasposto sensazioni - quelle di Francesco, lo scrivente – in fotografie, filtrate attraverso la sua esperienza personale.
Una vita dimenticata è come se non fosse mai esistita. De Rosa restituisce verità alla storia di Francesco perché, come scrisse Cesare Pavese, “Le cose si scoprono attraverso i ricordi che se ne hanno. Ricordare una cosa significa vederla - ora soltanto - per la prima volta”.
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