Germano Bellavia, un ragazzone dal cuore grande
Il 10 maggio di trentatré anni fa il Napoli vinceva il suo primo scudetto: parte da qui, da un ricordo e da una riflessione importante la nostra intervista con uno degli attori più amati della città: Germano Bellavia, il “nostro” Guido di Un Posto al Sole.
‹‹Me lo ricordo perfettamente quello scudetto, quel giorno. In uno dei periodi più brutti della mia vita arriva lo scudetto alla mia città. Una corsa in moto sul lungomare con la bandiera dell’Argentina tre metri per tre a ringraziare lui, il mio mito Diego Armando Maradona››.
Sorridente e disponibile Germano arriva in videochat coperto da una mascherina anticontagio molto significativa dove da una parte c’è stampato il logo della Società Calcio Napoli dall’altro la scritta “Ciro vive”:
‹‹Questa è la mascherina che insieme al DVD fa parte del progetto Cori vivi – In un mondo che. Una cosa questa a cui tengo molto, dedicata alla memoria di Ciro Esposito (Ciro è il tifoso azzurro morto nel 2014 a seguito del colpo di pistola sparato da un ultrà giallorosso, ndr.)›› ci spiega Germano e continua:
‹‹ Insieme con Antonella Leardi, la mamma di Ciro, abbiamo creato un coro che abbiamo poi intonato al San Paolo. È stato commovente vedere in quell’occasione Antonella venire sotto la curva mentre tutti cantavamo. Come a cercare il suo Ciro, come se a cantare ci fosse ancora lui››.
Il dvd con il videoclip e la mascherina possono essere acquistati in edicola e in tutte le pasticcerie Bellavia al costo di 5 euro: il ricavato sarà devoluto all’Associazione Ciro Vive che da anni tutela le vittime di violenza sportiva.
‹‹Comprare la mascherina e il dvd è un gesto davvero importante specialmente in questo periodo. Con questi soldi si potrebbe, per esempio, aiutare l’associazione a pagare l’ultima bolletta Enel che ammonta a più di 600 euro. Delle prossime fatture poi me ne occuperò io››.
Un cuore grande quello di Germano, un po’ come quello del suo personaggio Guido Del Bue che dal 1996 è uno dei protagonisti di Un Posto al Sole, il social drama più longevo della storia della televisione italiana.
‹‹Guido mi somiglia, ha molto di me: bravo ragazzo, figlio devoto, professionista appassionato›› e a proposito di televisione Germano continua:
‹‹Napoli sta avendo dalla televisione e dal cinema tutta l’attenzione che merita. L’Italia è il motore del mondo e Napoli il motore dell’Italia. I Bastardi di Pizzofalcone, Ritorno al Crimine di Massimiliano Bruno e tante altre produzioni che stanno scegliendo la nostra città come set sono la dimostrazione di questo››.
Un mondo, quello del cinema e dello spettacolo, che Germano conosce bene.
‹‹Ho cominciato con il teatro con Manfré e Amatucci. Ho lavorato poi con Giacomo Rizzo in Ci pensa mammà e con Ferrante in Prego signora si spogli. Ho una grande sogno nel cassetto: condividere la scena con Nino D’Angelo o con Enzo Gragnaniello, due miti della città››.
Arriva poi il cinema ed esordisce giovanissimo con due film cult di Nanni Loi “Scugnizzi” e “Pacco, doppio pacco e contropaccotto”.
‹‹Sul set di Scugnizzi avevo poco più di 18 anni e ci andai spinto da mio fratello Antonio, che era il vero attore di casa. Era un allievo di Proietti, aveva studiato nella scuola di recitazione. Poi nell’87, l’anno dello scudetto del Napoli, Antonio è venuto a mancare e se ho scelto di fare questo mestiere è per cercare di continuare quello che lui purtroppo non è riuscito a fare a causa della sua morte prematura. Forse se ci fosse stato lui, avrei fatto solo il pasticcere e basta››.
Infatti Germano, oltre alla recitazione, insieme con i suoi fratelli gestisce la storica Pasticceria Bellavia, con diverse sedi in Campania e nel Lazio.
‹‹Con mio nipote Antonio siamo pasticceri da 4 generazioni. Mio nonno Antonio Bellavia nel 1925 si trasferì da Palermo a Napoli portando con sé gli odori, i colori e i sapori della sua terra. Ancora mi ricordo quando a Natale tagliava la sua cassata. Conservo tra le cose più preziose ancora il suo coltello ››.
Un legame importante quello con la sua pasticceria che lo ha tenuto impegnato anche durante questi mesi di isolamento e di emergenza sanitaria.
‹‹Durante la quarantena – dice - ho continuato a lavorare, a Pasqua abbiamo ripreso la nostra attività di pasticceria on line. Sono molto ottimista rispetto al futuro del nostro Paese, credo che ripartiremo tutti alla grande e penso pure che Conte e il nostro governatore De luca stiano facendo davvero un buon lavoro››.
Ottimista, a volte malinconico e dal cuore grande Germano rappresenta senza dubbio la napoletanità, quella bella.
Quella fatta di tradizioni familiari, di creatività, di passione per il lavoro, di attenzione verso gli altri.
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