giovedì 1 GIUGNO 2023
blank
 
chi siamo 
contatti

C’è un soffio di vita soltanto arriva in sala

cè un soffio di vita soltantoIl 10 gennaio 2022 uscirà al cinema l'atteso documentario “C’è un soffio di vita soltanto”, firmato dal duo di registi italiani Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, presentato in anteprima all'ultima edizione del Torino Film Festival.

Realizzato quasi interamente durante l’anno della pandemia, il film racconta l’emozionante e singolare storia di Lucy, la donna transessuale più anziana d’Italia. Tra le pochissime sopravvissute al campo di concentramento di Dachau ancora in vita, è testimone diretta di uno dei momenti più bui e tragici della storia del Novecento.

Il documentario, infatti, racconta un pezzo di storia italiana (e non solo) attraverso gli occhi di una persona che, come tante allora, è stata costretta a guardare l'orrore, ma ha saputo resistergli con forza e coraggio ineguagliabili.

Attraverso il racconto lucidissimo di Lucy, il film non solo affronta tematiche attuali come l’identità di genere, ma vuole anche far riflettere sull’importanza di continuare a mantenere intatta la propria personalità, nonostante i soprusi e i continui tentativi della società contemporanea di condannare, umiliare ed eliminare ogni accenno di diversità – «chi l’ha detto che una donna non può chiamarsi Luciano?», afferma la protagonista della storia nel corso del film.

cè un soffio di vita soltanto 1

Attraverso un affresco intimo e delicato, Botrugno e Coluccini  pongono allo spettatore riflessioni continue e mai scontate. E lo fanno direttamente con la voce di chi certi orrori li ha vissuti sulla propria pelle, perché le voci come quella di Lucy si stanno affievolendo e con loro la memoria collettiva sembra perdersi ogni giorno sempre di più.

C’è un soffio di vita soltanto è un inno alla vita e un elogio della diversità in tutta la sua bellezza. Perché Lucy è l'essenza stessa della diversità, una persona in perenne lotta per l'affermazione della propria identità, in un mondo che ancora oggi, troppo spesso, preferisce odiare piuttosto che comprendere.

I registi, così, realizzano un ritratto colmo di umanità di una donna che, con il suo vissuto, diviene metafora di un’intera comunità fatta di persone che non si arrendono e sanno fare tesoro del dono più prezioso della Storia: la memoria, come unico e insostituibile punto di partenza.

Notizie

  1. ULTIME
  2. PIU LETTE
cineforum napoliAstraDoc presenta Onde RadicaliIl prossimo film in programma per la rassegna “AstraDoc...
fairaiTrenta primavere per le Giornate...Tornano anche in Campania le Giornate FAI di Primavera,...
All’Excelsior un sorso dell’Alto...I Nebbioli dell’Alto Piemonte tornano a Napoli e si...
neuroblastomaNeuroblastoma: la speranza è nella...Non tutti conoscono il neuroblastoma: si tratta di una...
Quale cuore metto Quale cuore metto?Noi essere umani abbiamo la capacità di complicarci la...
io speriamo che me la cavoIo speriamo che me la cavo: ecco i...È stato uno dei film simbolo degli anni Novanta. Tanti...
gli agrumi di AurelioSpremuta o premuta: mo’ ve lo spiego«Matera capitale europea della cultura. Un opportunità...
ex-asilo-filangieri-estEx Asilo Filangieri: Libertà e...Si chiamano “abitanti” e da marzo 2012 stanno...
Agendo 2022 banner
Prenota la tua copia inviando una e-mail a comunicazione@gescosociale.it
tiSOStengo
unlibroperamico
selvanova natale 2020 banner
logo 30 anni
WCT banner
il poggio
napolicittasolidale
Amicar banner 500