Mare fuori: la nuova fiction Rai ambientata a Nisida
Va in onda a partire dal 23 settembre (in prima tv assoluta) “Mare fuori”, la nuova fiction di Rai 2 ambientata a Napoli, all’interno del carcere minorile di Nisida, con protagonista Carolina Crescentini. Si tratta di una coproduzione Rai Fiction – Picomedia prodotta da Roberto Sessa e diretta da Carmine Elia.
Trama
La serie è ambientata all’interno dell’IPM, l’Istituto di Pena Minorile. Lì conosciamo da vicino la storia di alcuni ragazzi che stanno pagando la loro pena per gli sbagli commessi. Durante l’adolescenza infatti tutto è relativo, e non si conosce ancora il confine tra bene e male. I protagonisti lo scoprono sulla loro pelle. Dopo aver infatti dimostrato di essere senza limiti e senza paure, i limiti arrivano proprio dalle sbarre di quest’Istituto.
Al suo interno conosciamo per esempio Filippo, un ragazzo borghese finito in cella per “una bravata da ragazzi” che però si rivela fatale: uccide per sbaglio il suo migliore amico. Insieme a lui ci sono anche Carmine, secondo lui destinato già dalla nascita ad avere una vita da criminale, ed Edoardo. Quest’ultimo è un piccolo boss di soli sedici anni che aspetta già un figlio dalla sua ragazza. C’è Ciro, che sogna di diventare il padrone indiscusso di Napoli partendo proprio da quella prigione con vista sul mare. I loro sogni infatti continuano a scorrere velocissimi anche attraverso quelle spesse mura, perché nemmeno le leggi e le regole riescono a frenarli.
Un’altra storia è quella di Viola. Ha ucciso la madre senza un motivo apparente e, la cosa peggiore, è che non sembra pentita. C’è poi Naditza, una ragazza rom che piuttosto stare nel campo nomadi, promessa in sposa a un uomo orrendo, resta in casa.
A seguirli nel loro percorso di riscatto ci sono la direttrice dell’Istituto Paola, il comandante di polizia penitenziaria Massimo e Beppe, l’educatore. Si tratta di figure molto distanti dall’immaginario di questi difficili ragazzi, ma non per questo nemiche. La loro presenza, infatti, non solo ha lo scopo di rieducare i detenuti, ma di trasformare tutti i loro sogni in ambizioni reali, in speranze di libertà.
L’esistenza dentro l’IPM ha le sue regole. Ci sono alleanze, leggi da rispettare, minacce, fughe e risse. Tra cadute all’inferno e resurrezioni inaspettate, ecco che nascono amori e si giocano normali partite di pallone. Quelle in cui vivono questi ragazzi non sono celle qualunque. Si affacciano sul mare che regala vento e profumi intensi. È quello stesso mare che rende ancora più difficile lasciare andare la libertà.