Il Napoli nel mito, un secolo di calcio a Napoli in mostra al Museo Archeologico
Secondo lo scrittore britannico Simon Kuper “Il calcio è un gioco ma anche un fenomeno sociale. Quando miliardi di persone si preoccupano di un gioco, esso cessa di essere solo un gioco”. Il calcio fa parte del tessuto, dell’anima di una città, ne rappresenta le passioni, le contraddizioni, le speranze e le delusioni. In una parola, la sua Storia. Del resto, sport e città sono collegate, da sempre, dall’istituzione delle Olimpiadi in poi si crea un legame che non può essere ignorato.
Un Museo fra i più importanti del mondo, con i suoi spazi immensi ed eleganti, le sue bellezze artistiche e le sue architetture monumentali, le preziose testimonianze d’arte e storia che vanno dalla preistoria fino all’impero romano, dalle sculture della Collezione Farnese ai tesori delle città vesuviane. Una squadra di calcio che da più di novant’anni infiamma i cuori di una intera città.
Cosa hanno in comunque queste due realtà? Molto più di quanto non si creda a un primo sguardo.
Niente di strano dunque, se il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli Paolo Giulierini ha accettato con entusiasmo l’idea di Alessandro Formisano, Head of Operation, Sales & Marketing della SSC Napoli di una mostra dedicata alla squadra azzurra, ai suoi protagonisti, i suoi campioni, da Attila Sallustro a Marek Hamsik, le vittorie, al modo in cui è intrecciata con la storia stessa della città.
Dall’incontro fra Mann e SSC Napoli nasce così “Il Napoli nel mito”, in programma dal 22 dicembre 2017 al 28 febbraio 2018.
La mostra è progettata dall’architetto Andrea Mandara, con progetto grafico di Francesca Pavese e testi di Serena Venditto, e propone un percorso cronologico, dall’età pionieristica del calcio a Napoli ai giorni nostri, raccontato attraverso i cimeli di Momenti Azzurri: un’associazione nata il 18 luglio 2007 da un'idea di Dino Alinei e Giuseppe Montanino. I due professionisti, medico e ingegnere, appassionati tifosi e storici dello sport napoletano e del calcio in particolare, hanno dato vita a un'associazione unica nel suo genere, che apre alla città e agli sportivi il meraviglioso mondo delle loro collezioni private di cimeli e testimonianze di oltre un secolo di sport a Napoli e in Campania. Dai primi anni del ’900 a oggi, con un percorso ricostruito grazie alla consulenza dello storico del calcio Chrystian Calvelli, scopriamo magliette, palloni, giornali, gagliardetti, fotografie, calendari, gadget di ogni genere, figurine, biglietti, cimeli rarissimi e introvabili, tutte accomunate da un unico colore, l’Azzurro.
Il percorso della mostra, che ha come membri del comitato scientifico anche Oscar Nicolaus, Vittorio Dini e Guido Trombetti, si anima anche di immagini: le fotografie storiche di Napoli messe a disposizione dall’Archivio Carbone e da Luciano Ferrara, e i filmati, molti introvabili, forniti da Rai e Rai Teche, un lavoro straordinario di Francesco Pinto, Antonello Perillo e Pietro Centomani.
Un viaggio alla scoperta delle storia e delle storie che hanno fatto grande questa squadra.