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L’esercito di Terracotta a Napoli

Esercito di TerracottaL’ottava meraviglia del mondo, è perfettamente riprodotta a Napoli nella mostra internazionale “L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina”, in esposizione dal 24 ottobre al 28 gennaio nella Basilica dello Spirito Santo, in via Toledo 402 .

Direttamente a Napoli tutti i giorni dalle 10 alle 20 ( ultimo ingresso ore 19.00) si potrà effettuare un viaggio straordinario nell’Antica Cina di 2.200 anni fa attraverso l’esposizione più completa mai creata sulla necropoli, sulla vita del Primo Imperatore e sull’esercito di Terracotta. Si rafforza così il legame tra la città partenopea e l’antichissima cultura cinese, facendo seguito a iniziative quali il Festival del film documentario “Luci dalla Cina” e “Milleunacina”, realizzati dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi L’Orientale di Napoli. L’estremo Oriente incontra ancora il Meridione, in un incredibile scenario, con più di 300 riproduzioni tra statue – oltre 170 soldati -, carri, armi e oggetti scoperti nella necropoli. La scelta della Basilica dello Spirito Santo non è casuale: l’imponente luogo di culto, simbolo della spiritualità e della cultura cattolica, richiama la sacralità e la forza del Mausoleo che ospita le statue in Cina. Un parallelismo unico nel suo genere in un incontro tra culture antichissime che pone al centro l’Esercito di Terracotta del Primo Imperatore della Cina, una delle più grandi scoperte archeologiche del 20° secolo, proprio come il ritrovamento della tomba di Tutankhamon, le grotte di Lascaux e Machu Picchu.

Sotterrato nel suolo dello Xi’An, nella Cina orientale si tratta di un esercito simbolico, destinato a servire il primo imperatore cinese Qin Shi Huang (260 a.C. - 210 a.C.) nell'Aldilà. Nel marzo del 1974, un contadino di nome Yang Zhifa rinvenne, durante lo scavo di un pozzo, delle fosse sepolcrali contenenti statue in terracotta di soldati in armi con tanto di carri e cavalli. Il fortuito rinvenimento dette origine agli scavi che permisero di rinvenire il mausoleo di Shi Huangdi, sino ad allora ritenuto scomparso. L'esercito è composto da riproduzioni di guerrieri in terracotta, vestiti con corazze in pietra e dotati di armi, poste di guardia alla tomba dell'imperatore Chin Shi Huang. Di queste statue sono state riportate alla luce circa 8000 guerrieri, 18 carri in legno e 100 cavalli in terracotta. Si tratta di una replica fedele dall'armata che aveva contribuito a unificare la Cina. Nel 1987 il mausoleo dell'imperatore Qin Shi Huang, di cui l'esercito di terracotta fa parte, è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Le statue, le armi, le armature, i carri da guerra, il vasellame e gli oggetti che richiamano alla vita quotidiana dell’antica Cina, presenti nella mostra “L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina” realizzata da LiveTree, giovane società di comunicazione che, in collaborazione con il gruppo Best e Vivaticket, è entrata nel mercato degli eventi acquisendo diritti di mostre internazionali di particolare importanza (“The Art of The Brick - DC Superheroes”, mostra di sculture Lego™ dedicata al mondo dei supereroi, di prossima programmazione a Roma e Milano, “L’Esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina” e un format molto originale per gli amanti della natura dal titolo “Un tè con le Farfalle”), sono ricavati dagli unici calchi esistenti, frutto del lavoro e delle attente rifiniture di artigiani cinesi della regione dello Xi’An, che portano avanti la grande tradizione dell’arte orientale. La spettacolarità delle statue è esaltata anche da un’installazione luminosa con inserti audiovisivi, creata per la mostra. Videoproiezioni su schermi giganti, audioguide e una zona interattiva contribuiscono a far immergere il visitatore in un’atmosfera unica. “La scelta di Napoli per esporre la grande mostra internazionale sull’Esercito di Terracotta e il Primo Imperatore- spiega il curatore italiano, Fabio Di Gioia-, poggia su importanti affinità culturali. Basti pensare alla grandiosa e vivida operosità che fu necessaria alla realizzazione dell’imponente meraviglia oggi ritrovata nella Necropoli di Xi’an, all’ingegnosa capacità organizzativa, alla velocità di produzione e alla notevole raffinatezza del lavoro degli artigiani che hanno dato volto e carattere sempre diversi a oltre 8.000 sculture. Altro segno di vicinanza culturale con il carattere della città e le sue tradizioni è l’importanza data nel quotidiano al culto dei morti e alla vita oltre la morte. Sempre per analogia, a Napoli anche la scultura in sé, tanto nelle rappresentazioni del sacro quanto in quelle del profano, possiede una particolare forza evocativa. La rappresentazione fisica e tridimensionale della realtà sa essere arte da contemplare e nel contempo strumento molto efficace di comunicazione. Alla medesima combinazione di fattori, il Primo Imperatore della Cina, Qin Shi Huan- gdi, affidò, in maniera stupefacente e grandiosa, la sua sicurezza ultraterrena. Nelle nostre intenzioni, la mostra che apre i battenti a Napoli è anche un’occasione importante per collegare e stimolare l’attività di Istituzioni ed eccellenze culturali e del territorio e del bacino regionale. Tale attività darà il via alla programmazione di appuntamenti di grande interesse e occasione di studio per scuole, licei, università e accademie”.

La mostra occupa i 1800 metri quadrati della Basilica dello Spirito Santo, chiesa che nasce dal reciproco intrecciarsi di tre corpi di fabbrica, quello della Chiesa, iniziata poco prima del 1562, su approvazione di Papa Pio IV, del Conservatorio delle fanciulle povere e del Banco, dovuti ad un’unica istituzione che ne determinò la fondazione: la Confraternita, poi detta dello Spirito Santo.  Ancora oggi vi sono al suo interno molte testimonianze figurative - marmi e dipinti - che erano state commissionate ai tempi della sua primitiva costruzione, innanzitutto il portale marmoreo della facciata, le due acquasantiere collocate all’entrata realizzate a cavallo tra Cinque e Seicento, i due monumenti funebri alle pareti della navata ambedue realizzati da Michelangelo Naccherino, allo stesso spetta anche un altro monumento funerario con la statua giacente dell’arcivescovo di Bari, Cesare Riccardo nella quarta cappella di sinistra dedicata alla Madonna del Soccorso.

Info Biglietti: www.esercitoditerracotta.it

L'Autore
Alessandra del Giudice
Author: Alessandra del Giudice
Sociologa, giornalista pubblicista e appassionata di fotografia, è specializzata nel giornalismo sociale e di viaggio.

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