Lascaux 3.0. Al MANN alla scoperta del più importante sito preistorico del mondo
Era l'8 settembre del 1940 quando, in una mattina come tante altre, a Montignac, piccolo centro della Nuova Aquitania in Francia, il giovane Marcel Ravidad si apprestava a incominciare la consueta passeggiatina con il suo cane Robot.
Non aveva sicuramente idea che proprio in quel giorno lui e Robot avrebbero contribuito a una delle più immani scoperte della storia dell'archeologia mondiale. Infilandosi in una buca, su di una collinetta che costeggiava una stradina sterrata, Robot provocò infatti una piccola frana, portando alla luce quella che sarebbe poi passata ai posteri come la grotta di Lascaux. Sulle pareti in roccia lo stupefatto Marcel poté ammirare disegni e incisioni mai visti da occhi di uomini moderni e creati da persone vissute oltre seimila anni prima di lui.
Ben presto questo luogo, che sorge nella valle di Vézère, ricca di rinvenimenti risalenti al paleolitico superiore, divenne luogo di pellegrinaggio di curiosi, studiosi, appassionati e avventori di ogni sorta. La sua conservazione venne messa a dura prova dal turismo di massa sempre più invadente, fino al 1963 data in cui l'allora Ministro degli Affari Culturali André Malraux, in accordo con le autorità locali, decise di interdire al pubblico la grotta di Lascaux.
Lì dove finiscono le capacità dell'uomo per fortuna, oggi, intervengono i ritrovati tecnologici.. E la mostra multimediale “Lascaux 3.0”, giunta al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli in anteprima nazionale, è oggi l'unico modo per “visitare” la grotta di Lascaux. Aperta al pubblico dal 31 gennaio al 31 maggio 2020 occupando la Sala del Cielo Stellato e gli spazi attigui, l'esibizione si sviluppa come un tunnel immersivo, per un viaggio nel tempo arricchito da un vasto apparato interattivo e didattico.
Dice Paolo Giulierini, direttore del MANN: “Lascaux 3.0 si colloca in un ampio progetto dedicato alla preistoria e alla protostoria alle cui ultime fasi stiamo lavorando e che aprirà al pubblico il prossimo 28 febbraio. Oltre 20mila metri quadri di arte antica saranno messi a disposizione del nostro pubblico con una visione del tutto contemporanea. Dopo aver viaggiato per l'Europa, siamo ben felici che questa mostra sia giunta a Napoli e nel nostro Museo”. “Napoli si impone ancora una volta come punto di riferimento culturale e artistico mondiale – prosegue Eleonora De Majo, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli – con una mostra che parla di un reperto di inestimabile valore, patrimonio dell'umanità. Ma parla anche di rispetto, ed è un esempio di come si può e si deve salvaguardare il nostro patrimonio culturale. Lascaux è infatti interdetto dalla metà degli anni '60 a causa dei grossi danni che il turismo di massa, evidentemente non ben regolamentato, stava determinando. Dobbiamo guardare a questa mostra anche come un'indicazione circa la strada da percorrere. La questione della conservazione e della metodologia attraverso cui garantirla è un punto focale anche nella fruizione turistica dei nostri siti”.
Il percorso si divide in sette spazi, con l'intento di riproporre lo stupore e l'emozione che deve aver provato lo scopritore della Grotta negli anni '40. Fra questi spicca la Sala dei Tori, così chiamata per la proiezione digitale,in altissima definizione, dell'incisione di un mitologico “unicorno”, contornato da tori, cervi e cavalli. All'itinerario immersivo si affianca un apparato informativo e didattico che rende la mostra particolarmente appassionante per i più piccoli. Uno spazio di approfondimento ad hoc è inoltre dedicato al mestiere dell'archeologo con focus sulle sue pratiche, dall'esecuzione dei calchi, alla documentazione mediante filmati e fotografie, fino alla datazione e catalogazione. Ai bambini sono anche dedicati gli incontri intitolati “Nella grotta di Lascaux. Laboratorio di decorazione Murale” che si svolgeranno dal mese di febbraio e fino al mese di maggio, in collaborazione con i Servizi Educativi del Museo, mentre è aperto a tutti l'itinerario di Coopculture “Lascaux 3.0 – il percorso generale”, che spiegherà al pubblico la storia del sito francese e le avvincenti vicissitudini legati alla sua scoperta e alla sua apertura.
Lascaux 3.0
dal 31 gennaio al 31 maggio 2020
MANN – Museo Archeologico nazionale di Napoli
Info: www.museoarcheologicodinapoli.it
Servizi Educativi Museo: 081-4422328